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Anima e Cemento - Oltre la Barona il Quartiere Sant'ambrogio - esplorazione urban

  • Via San Paolino Milano, Lombardia, 20142 Italy (map)
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Percorso Urbano e di fotografia con Matteo Ceschi
Quota di partecipazione euro 20,00 cad
Ritrovo ore 10:00 piazza antistante la chiesa di San Giovanni Bono, via San Paolino 20 Milano
Per info e prenotazioni scrivi a restart@articon.it
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Meno conosciuta della Barona – quartiere immortalato nella pellicola del 1961 “Walter e i suoi cugini”diretta da Marino Girolami con Walter Chiari e Valeria Fabrizi) – l'area urbana che ospita i quartieri Sant'ambrogio 1 e Sant’Ambrogio 2, a ovest dell’imbocco dell’autostrada A7, mantiene ancora oggi peculiarità architettoniche e paesaggistiche difficilmente riscontrabili in complessi edilizi ad alta densità abitativa in giro per l'Europa.
Progettati dall’architetto Arrigo Arrighetti tra il 1964 e il 1972, i due quartieri hanno vissuto e continuano a vivere sul delicato equilibrio tra aree edificate e verde pubblico mantenendo un fortissimo legame con la vocazione prettamente contadina dell'area Sud-Ovest della città.
Le stesse caratteristiche del progetto di Arrighetti nei decenni hanno favorito forme di socialità e di aggregazioni portando i quartieri in questione a diventare nella seconda metà degli degli anni Novanta una delle aree culturalmente più interessanti e vive per la scena hip-hop milanese.
Nel 1997 la pubblicazione de “Il mondo che non c’è” di Chief e Soci e l'inaugurazione del Barrio’s, centro di aggregazione polifunzionale voluto da Don Rigoldi, aprono definitivamente al pubblico milanese le porte dei “quartieri gemelli”.
In tempi più recenti è toccato ai rapper Marracash e Gué Pequeno, a numerosi writer e persino al mondo della moda tornare a celebrare quella che impropriamente viene definita “La Barona” – il quartiere con questo nome, in realtà, si estende a ovest dei due quartieri progettati da Arrighetti.

“Tutti questi elementi hanno reso ai miei occhi l'area in questione molto interessante ancor prima di dedicarmi alla professione di fotografo: lo era, innanzitutto, per i suoni e le musiche che mi ricordavano molto da vicino il rap made in USA con cui sono cresciuto.
Arrivato all'inizio degli anni Novanta con la famiglia in via Cascina Bianca, allora ancora via De Pretis, ho, dopo qualche tipica resistenza dovuta allo shock da separazione dal vecchio quartiere, cominciato ad esplorare cautamente ciò che mi circondava.
Ma solo nel 2009, quando ormai avevo lasciato il quartiere, ho cominciato a documentare in bianco e nero i “quartieri gemelli” inseguendo con l’obiettivo le loro storie non importa quale fosse il tempo o le stagioni in corso. Pioggia, sole caldo e umido (e zanzare), buio pesto notturno… neve. Un'opera oggi ancora in corso in cui mi sono divertito a coinvolgere amici e colleghi che mi ha portato a cercare ostinatamente le testimonianze vive del meraviglioso equilibrio tra cemento e natura pensato da Arrigo Arrighetti.”


Matteo Ceschi - fotografo, saggista e giornalista milanese, scrive per diverse riviste e ha esposto i suoi scatti in varie location. È membro della f50 / The International Photography Collective.