Le Alpi osservate e raccontate da molteplici angolazioni

Il 17 e il 18 novembre, nell’ambito del programma delle iniziative di BookCity, Alpes e il Politecnico di Milano in collaborazione con l’Università Statale hanno presentanto due giorni dedicati al mondo delle Alpi e della montagna in tutte le sue molteplici declinazioni.  Gli appuntamenti si sono sviluppatio tra storia, alpinismo, architettura e paesaggio, proponendo incontri tra esperienze e pagine di libri.

Presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, il 17 novembre, Franco Michieli, Roberto Mantovani, Giacomo Menini, Davide Del Curto, Luciano Bolzoni e Roberto Dini,  si sono alternati raccontando, da diverse prospettive e attraverso il loro lavoro e i loro libri, il personale rapporto con la Montagna.

 

Franco Michieli, geografo ed esploratore, ha affrontato il tema del Ri-abitare la montagna, aprendo a possibili scenari e visioni per un nuovo modo di vivere e abitare la Alpi.

Roberto Mantovani, attraverso il racconto de il Monviso, la montagna simbolo del Piemonte, ha ripercorso la storia delle Alpi . Anche in questa occasione la narrazione segue un filo trasversale a molti temi comuni al territorio alpino.

Giacomo Menini, con il suo libro “Costruire in cielo. L’architettura moderna nelle Alpi Italiane” ha proposto un'indagine su quanto è accaduto nelle Alpi italiane tra la fine dell’Ottocento e la seconda metà del Novecento, in termini di trasformazione del paesaggio e approccio alla vita in alta quota.

Davide Del Curto, Roberto Dini e Giacomo Menini, con Luciano Bolzoni,  hanno invece riflettuto sul futuro e sul ruolo dell’architettura attraverso retrospettive, tentativi di sintesi e il racconto delle loro esperienze. 

 

Il 18 novembre presso l’Università Statale di Milano a partire dalle ore 16.00 sono stati  proposti due dialoghi/incontri davvero speciali che, con ospiti d’eccezione, che hanno proseguito  idealmente le tematiche affrontate nella giornata precedente.

Primo protagonista di questa giornata sarà l’arrampicatore Maurizio Zanolla “Manolo” che, attraverso le domande e le sollecitazioni di Roberto Mantovani, ha proposto un ideale incontro  dal titolo “Con la roccia tra le mani”, alla ricerca di sé stessi, del rapporto profondo con le proprie verità e del rispetto per la natura e il paesaggio, esperienze con cui, esulando dalla pratica più strettamente sportiva, si è trovato a confrontarsi. La sua passione per la montagna è vissuta in maniera totale, umana, filosofica, romantica. 

Durante la seconda sessione la montagna è stata raccontata attraverso l' interpretazione artistica e pittorica contemporanea. Infatti, l’artista milanese di fama internazionale Alessandro Busci, accompagnato da Luciano Bolzoni, con il commento alle immagini delle sue opere, ha aperto le porte del suo immaginario artistico legato alle Alpi e al paesaggio.